Degrado in Piazza Garibaldi
piazza, 05/02/2014 - Fine ingloriosa della piazza Garibaldi, cuore del centro storico di Piazza Armerina,per causa di una pavimentazione ai limiti del degrado assoluto. La passata amministrazione, in questi casi e dopo varie segnalazioni da parte della cittadinanza, aveva sollecitato l’Ente interessato che ha eseguito i lavori della nuova rete idrica cittadina ad intervenire con la massima urgenza nel ripristinare,in maniera adeguata, tutta quella parte maggiormente degradata, ma a oggi la situazione non è cambiata anche peggiorata.
Il motivo del degrado va addebitato alla esecuzione dei lavori per la realizzazione della nuova rete idrica urbana. Lavori, questi, eseguiti da AcquaEnna, ma che non hanno soddisfatto appieno le aspettative dei cittadini. Se hanno risolto sufficientemente la perdita di acqua potabile dalla vecchia e fatiscente ed antica rete idrica, non è stato risolto quello della pavimentazione non solo in piazza Garibaldi ma anche in altre zone cittadine, dopo la posa delle tubazioni nuove. Sulla situazione nei quartieri se da un lato la situazione idrica è migliorata non si può dire del ripristino a regola d’arte della pavimentazione. Nel tempo è stato effettuato qualche timido sopraluogo da parte degli enti interessati ( comune, responsabili dei quartieri e società esecutrice dei lavori ) ma poi passata la ricognizione il nulla. Ma la piazza Garibaldi NO , non può rimanere così! Si segnalano diverse cadute di persone e turisti ( qualcuna è ricorsa alle cure mediche) per i grossi mattoni di pietra lavica divelti ( motivo delle numerose cadute ) ma nessun intervento radicale ma solo qualche ritocchino qua e là. Piazza Armerina non merita questo ma merita ben altro visto che è visitata annualmente da turisti grazie al centro storico ( abbandonato ) e alla zona archeologica della Villa Romana. L’abbandono e il degrado la fanno da padrone , e non dica qualcuno che non si è accorto di niente visto che a pochi metri è ben visibile la sede comunale ( con sindaco ed amministrazione) e Palazzo di Città dove si raduna il consiglio comunale.
Piero Cancarè
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